Archive for Novembre, 2012
ERI FASCISTA, RIMANI BURATTINO!
by lavoriincorso on Nov.19, 2012, under General
Oggi 19 novembre la facoltà di Lettere e Filosofia di Tor Vergata ha ospitato nel suo
auditorium una conferenza su “Democrazia e Partecipazione”, la special guest questa volta è
stato Gianfranco Fini. Ridicolo e paradossale accettare di prendere lezioni da un ex
squadrista ripulito che ha firmato le leggi più repressive e liberticide degli ultimi 20 anni.
Gli studenti e le studentesse di Tor Vergata hanno contestato la lectio magistralis del
presidente della camera in una facoltà completamente blindata e militarizzata: reparti
antisommossa, polizia, carabinieri e digos hanno sorvegliato a vista tutti gli studenti della
facoltà, comportando lo svuotamento delle aule e la sospensione di alcune lezioni.
E’ stato ricordato a Fini che parlare di democrazia in una Facoltà distrutta dalla Legge
Gelmini non può essere accettato, soprattutto se lui stesso è uno dei primi responsabili dei
drammatici tagli all’istruzione pubblica.
Gli studenti hanno denunciato pubblicamente l’ipocrisia di questo ennesimo politicante,
sottolineando le gravissime responsabilità che ha nei confronti delle misure di “austerità” e
di repressione del movimento che esprime rabbia e a cui lo Stato risponde a suon di
manganello.
Mentre infilava la giacca e abbandonava le spranghe da squadrista, dichiarando il fascismo
come il male assoluto, firmava leggi xenofobe e razziste, contribuendo inoltre allo
smantellamento dei diritti degli studenti e dei lavoratori.
Ribadiamo che Fini e qualsiasi altro burattino del potere mascherato da professionista
tecnico non è gradito nella nostra università, impediremo sempre a questi falsi paladini della
costituzione di banchettare indisturbati nei nostri spazi e di darci lezioni sulla democrazia,
che altro non è che una parola usata ed abusata da pronunciare in campagna elettorale
Se a sua detta essere “paracarri” significa rimanere sulle proprie posizioni, per noi significa
rimanere coerenti e critici; saremo “paracarri” ma tu sei un paraculo!
COMUNICATO DI SOLIDARIETA’ – SUI FATTI DEL 14 NOVEMBRE
by lavoriincorso on Nov.19, 2012, under General
14 Novembre 2012, Roma. Non c’è bisogno, davvero, di resoconti della giornata. Tutti hanno potuto ben vedere, in piazza o sui media, un numero smisurato di persone che sono state prima caricate, poi picchiate senza alcun rimorso o freno, e infine arrestate dalle cosiddette “forze dell’ordine” (le stesse che lanciavano lacrimogeni dalle finestre del Ministero). E tutti sanno bene come alla fine della giornata, la “Giustizia” ha fermato e dato luogo a procedere nei confronti di 16 persone, di cui 7 in stato di detenzione presso il carcere di Regina Coeli e 1 presso Rebibbia.
Il punto, però, ci sembra più complesso.
Non si può essere davvero soddisfatti rispetto allo svolgimento della manifestazione in sé e per sé. Se anche l’affluenza e la portata della mobilitazione di ieri hanno rappresentato un successo dal punto di vista della partecipazione, la repressione che è seguita – questo ci sembra il punto cruciale della questione – è stata qualcosa di assolutamente straordinario, e deve essere denunciata e combattuta con tutte le forze possibili. È necessario mantenere alta l’attenzione, da una parte per non lasciare soli coloro che hanno ingiustamente subito pestaggi e arresti, dall’altra per denunciare a gran voce la lucida e sistematica ferocia dimostrata da governo e polizia in piazza quel giorno. Non rispondere adeguatamente agli arresti del 14 Novembre significa legittimare una gestione di piazza da parte delle forze dell’ordine che prevede puntualmente la sua quota di identificazioni, fermi, arresti e carcerazioni. Significa lasciare fare a chi pianifica, organizza ed esegue un piano di subdola, strisciante, continua repressione. Significa permettere al Potere di colpire in maniera indisturbata, ogni volta che le esigenze e i problemi dei più deboli si trasformano in aperto dissenso.
I corpi dei 50 mila manifestanti, le loro immagini e le loro voci testimoniano con chiarezza come il Potere, toltasi la maschera del berlusconismo e indossata quella del “responsabilismo” in salsa europea, continui a usare la stessa strategia nei confronti di coloro che vi si oppongono: da una parte precarizzazione continua della vita, restrizione della libertà e intensificazione del controllo, dall’altra cariche, pestaggi, fermi e arresti. Si avanza ulteriormente e più in fretta, con la scusa dell’emergenza della crisi, verso quel modello di società in cui “sorvegliare e punire” non sarà tanto il titolo di un saggio di Foucault quanto la regola delle nostre esistenze.
Per queste motivazioni, esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle compagne e ai compagni arrestati nel corso della giornata di mercoledì 14 Novembre, confermiamo la nostra partecipazione alle iniziative in programma, e invitiamo tutte e tutti a organizzarsi per tenere viva la lotta che mira alla libertà dei nostri compagni e al crollo di questo sistema repressivo.
Siamo partiti insieme, torneremo insieme!
Liberi tutti gli arrestati di questo 14 Novembre di conflitto, in tutta Italia ed Europa!
Liberi tutti gli arrestati del 14 Dicembre, del 15 Ottobre, di Genova e di ogni altra lotta!