BLOG DEL COLLETTIVO LAVORI IN CORSO

Generale

Mercoledì 15 ottobre – Tutti/e in movimento!

by on Ott.11, 2008, under Generale

Manifesto Assemblea pubblica 15 ottobre 2008

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Nessuna persona è clandestina!

by on Ott.11, 2008, under Generale

Il razzismo, figlio della stupidità,
ha molti padri (e padroni)
 
in occasione dell’incontro organizzato dal Rettore di Tor Vergata
presso l’auditorium di Lettere dal titolo "Razzismo: figlio della stupidità,
fratello dell’ignoranza", al quale hanno partecipato circa 200 studenti delle scuole superiori, abbiamo voluto contribuire distribuendo un volantino a tutti
i presenti che ha posto l’accento sulle pesanti responsabilità
delle istituzioni nazionali e locali, dei media, delle forze dell’ordine.
Gruppi razzisti/fascisti si sentono sempre più legittimati ad
aggredire qualsiasi persona individuata come "diversa"proprio
a causa delle false emergenze costruite a tavolino per scatenare
l’odio tra le classi sublterne.
 
 
Ingabbiati
 

Legare
l’ingresso degli immigrati ad un lavoro ed una casa che non possono
avere prima di partire, chiamare una persona “clandestina”,
dividendo a prescindere tra “buoni” (stranieri “regolari”) e
“cattivi” (senza documenti), considerare i migranti come
portatori di criminalità e rinchiuderli a migliaia nei CPT-lager è
la politica praticata dai governi che si sono succeduti negli ultimi
anni.

Con la
fattiva complicità degli organi di informazione che rilanciano a più
non posso leggi discriminatorie degne di quelle razziali del 1938, si
legittimano sia lo sfruttamento dei lavoratori stranieri ad opera di
padroni italiani sia le scorribande di gruppi fascistoidi che hanno i
loro referenti politici nel parlamento e nelle amministrazioni
locali.

Gli
immigrati ci rubano il lavoro”
. Quando un cittadino qualunque o
un politico esclama questo in televisione è facile immaginarsi
l’orgasmo provato da tutti i “cavalieri del lavoro” che godono
nel vedere materializzarsi un loro antico sogno: la guerra fra poveri
che è utile solo a mantenere lo status quo.

E’ stato
fatto passare il concetto di “sicurezza” criminalizzando
lavavetri, rovistatori di immondizia, abitanti di case occupate,
etnie a cui prendere le impronte digitali e prostitute da rinchiudere
in carcere.

Tutto
condito dall’utilizzo dei mezzi più repressivi mai creati dall’uomo:
polizia, militari e carceri.

L’operazione
culturale della demonizzazione del “diverso” continua a
sottomettere milioni di individui usando pretestuosamente la parola
“legalità”. Chi la chiama in causa lascia però spesso a
desiderare ed ogni riferimento alla nostra classe politica non è
casuale.

Mentre si
procede con la distruzione di scuole e università, con
l’abbassamento delle tutele (eufemismo) dei lavoratori, con lo
smantellamento del patrimonio immobiliare a vantaggio dei privati,
con l’abbandono della sanità sempre più lasciata in mano alle
cliniche convenzionate, con l’investimento di centinaia di milioni di
euro per andare in guerra e, buon ultimo, con il probabile
salvataggio delle banche con i soldi di tutti noi
l’emergenza-immigrazione viene fomentata così da tenerci tutti
distratti a prendersela col più debole.

Dopo i
numerosi casi di aggressione a sfondo razziale, politici e media
cercano immediatamente di assolvere i proditori gesti riducendoli al
“disagio giovanile”, alle “baby gang” e ad un altro termine
buono per tutti gli usi: il “bullismo”. Si tende a mischiare
tutto in un unico grande calderone, in modo tale da non affrontare
mai le reali cause che armano culturalmente gli aggressori perché
coincidono in pieno con gli obiettivi di chi intende dominare con la
paura sulla gente, sempre più impoverita, come la storia dell’ultimo
secolo racconta.

Negli ultimi
mesi a Tor Vergata, Torre Angela, Tor Bella Monaca ci sono state
almeno 5 aggressioni attuate con le stesse modalità: quattro andate
“a buon fine” e una no, grazie alla reazione di un istruttore di
arti marziali.

Inoltre, il
campo nomadi che si trovava fino a pochi giorni fa vicino la cappella
universitaria, nel quale abitavano cittadini italiani regolari (ma ha
senso ed è giusto fare comunque questa distinzione?), è stato
oggetto il 13 agosto scorso del lancio di due bengala: la polizia
municipale si affrettò nel dire che non c’era alcuna matrice
razziale dietro. Magari era solo il capodanno del Ku Klux Klan?

A Ciampino
la polizia ha addirittura denunciato la donna vittima delle note
violenze presso l’aeroporto, nella ricca Parma la municipale ha
massacrato un ragazzo di colore, a Castelvolturno i 6 morti ammazzati
dalla camorra le forze dell’ordine li volevano far passare per
spacciatori e si potrebbe continuare ancora con gli ultimi
aggiornamenti provenienti da Milano…con questi esempi di cosa ci si
vuole meravigliare?

Ai ragazzi e
alle ragazze delle scuole oggi presenti, sicuramente più svegli di
tanti adulti, vogliamo solo dire che per strada come a scuola, a
lavoro come nella vita, ci fanno vivere una costante precarietà e
chi comanda tende a dividerci (“divide et impera” dice niente?)
una volta sul colore della pelle, un’altra sulla religione, un’altra
ancora sulla provenienza geografica, sulla squadra per cui tifiamo,
sui soldi che abbiamo in tasca, sui voti che ci danno…

Pensate e
riflettete su chi trae vantaggio da tutta questa situazione.

Infine ci
chiediamo che senso ha per la nostra università trattare un problema
così complesso partendo da temi biologici se poi si accolla tutto
alla stupidità e all’ignoranza di alcuni ragazzi senza mai accennare
alle pesanti responsabilità delle istituzioni che fomentano questo
clima di odio, di xenofobia e di rigurgiti razzisti avallati dalle
attuali leggi, portati avanti dai ricatti sul posto di lavoro, dalle
violenze in divisa e confezionati dai media. Sarà mica questa la
vera emergenza ? Guai a parlarne ai ragazzi che vanno a scuola…

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Nazifascisti all’università

by on Ott.09, 2008, under Generale

Manifesto antifascista

"Nel dubbio mena", "RSI idea assoluta", "Difendi il tuo simile, distruggi il diverso" o, nella sua versione light "distruggi tutto il resto",
sono i concetti base nei quali i neofascisti di Blocco Studentesco si
ritrovano. Pavidi autori di aggressioni ai danni di cittadini dalla
pelle "non conforme", gay, abitanti di case occupate, ciclisti delle
critical mass e studenti delle superiori adesso cercano spazio anche
all’interno dell’università.
"Blocco studentesco" prova ad appropriarsi dell’immagine degli "All
Blacks", la cui squadra è quasi completamente composta da atleti di
colore, perché il mix tra divisa nera e popolarità del team
neozelandese può aiutarli a uscire dalle fogne di questa città sempre
più invasa dalle scritte razziste di questi gruppi xenofobi.
Legittimati
dal clima di caccia al lavavetri/ambulante/zingaro/straniero/prostituta
si stanno presentando nelle facoltà a modo loro: caschi, vedette di
guardia e volantini generici.
Restare indifferenti li aiuta a
crescere. Respingiamo le loro idee e la loro organizzazione squadrista
direttamente legata al circuito neofascista di Casapound.

Antifascisti/e di Tor Vergata

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Aggressione razzista a dottorando di Tor Vergata

by on Set.15, 2008, under Generale

PUBBLICHIAMO UNA LETTERA
RIPORTATA SUL QUOTIDIANO
"IL MANIFESTO" DEL 12 SETTEMBRE 2008
 
Ennesima aggressione razzista
Dottorando di Tor Vergata vittima di pestaggio a Torre Angela
 

Sono un ragazzo indiano e sto frequentando il primo anno di
dottorato in Telecomunicazioni e Microelettronica al dipartimento di
Ingegneria Elettronica dell’Università di Roma, Tor Vergata.
Il 4 settembre scorso sono stato vittima di un pestaggio mentre tornavo a casa verso le dieci e mezza di sera.
Senza alcun motivo. Nel quartiere di Torre Angela, vicino all’hotel
Ibis, infatti, quattro o cinque ragazzi italiani, tra i 15 e i 20 anni,
improvvisamente mi hanno aggredito da dietro e picchiato brutalmente,
appunto senza alcun motivo. Con il naso sanguinante e gli occhi pesti
ho tentato di scappare verso casa, ma sono stato inseguito e preso di
nuovo a calci e pugni. Ho molte ferite, soprattutto alle gambe e la mia
faccia è molto gonfia. Il medico del policlinico di Tor Vergata, dove
sono andato il giorno dopo, mi ha prescritto cinque giorni di riposo. I
miei genitori e i miei amici sono molto preoccupati e stanno facendo
pressioni per farmi ritornare a casa.
Prima di questa aggressione pensavo che l’Italia fosse un buon paese
dove vivere e studiare, ma ora ho cambiato idea e ho molta paura.
Ho scritto anche una lettera al Rettore dell’Università di Tor Vergata
affinché prenda delle misure precauzionali per difendere gli studenti
stranieri e non far vivere loro la mia stessa brutta esperienza.

Lettera Firmata

(nota: a poche decine di metri dal luogo dell’aggressione esiste il covo neofascista di Forza Nuova – N.T.A.)

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Festa d’Ateneo – venerdì 27 giugno – facoltà di Lettere

by on Giu.27, 2008, under Generale

 

 ascolta/scarica lo spot audio

(clicca qui)

 Festa d'Ateneo 2008 - venerdì 27 giugno - facoltà di Lettere 

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Solidarietà ai Lavoratori dell’Ericsson

by on Giu.18, 2008, under Generale

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Non è stata una rissa, ma un’aggressione fascista

by on Giu.04, 2008, under Generale

Agli studenti, ai professori, ai presidi, ai ricercatori,
 
come studenti e studentesse dell’Università di Tor Vergata siamo estremamente preoccupati dal crescente clima di intolleranza che la nostra società sta attualmente vivendo. Come è facilmente desumibile dalla cronaca nazionale, infatti, la nostra libertà come cittadini ed esseri umani è continuamente vittima di vili attacchi, perpetrati da individui e formazioni di stampo chiaramente neofascista, mirati a distruggere qualsiasi parvenza di dissenso dall’ "ordine" che qualcuno vorrebbe imporre.
Dopo la recente aggressione squadrista da parte di militanti del partito di estrema destra "Forza Nuova" ai danni di alcuni  studenti e studentesse dei collettivi dell’Università "La Sapienza", riteniamo che nessun membro della comunità accademica possa sottrarsi dal denunciare questo rigurgito fascista che si è già espresso in questi ultimi anni nella nostra città con l’uccisione di Renato Biagetti, i raid contro immigrati, rom, transgender, partecipanti a concerti (Villa Ada, Forte Prenestino) o alle case occupate di Casalbertone.

Ogni giorno rischia sempre più di trasformarsi in una sistematica reiterazione di violenza nei confronti di coloro che portano avanti un percorso di ricerca e di affermazione della libertà in ogni sua forma: dalle scuole all’università, dai luoghi di lavoro al diritto alla casa, contro ogni tipo di discriminazione razziale, sociale e sessuale.
Quella libertà che ha lasciato dietro di sé le catene odiose della censura e del pensiero unico, quella libertà che, per sua stessa essenza e natura, rifiuta il fascismo in ogni sua declinazione. Compresa quella storica-revisionista che viene utilizzata dai neofascisti per autolegittimare la propria servile esistenza.

Affermare pubblicamente il valore dell’antifascismo oggi, fondamento della società in cui viviamo, significa porre un argine alla dilagante ondata securitaria che colpisce le fasce più deboli della popolazione e, in generale, chi è considerato "diverso". In un ateneo come il nostro dovrebbero quotidianamente venire discusse le vicende, le esperienze e le idee che sono in grado di rendere l’essere umano un essere libero e responsabile di fronte a sé e ai suoi simili. 

Non dimentichiamo il fascismo, così come non dimentichiamo il rogo dei libri del 1938 in Italia e in Germania, l’esilio forzato di artisti e intellettuali di ogni nazionalità discriminati perché contrari al regime o perché di religione ebraica – e dunque, per il fascismo, "nemici" come sono oggi i rom, gli extracomunitari, gli omosessuali o quelle donne che  hanno "l’ardire" di decidere da sé della loro vita – e non dimentichiamo la quantità di sofferenza e di sangue versato a causa della barbarie nazifascista in Italia, Europa e Africa.
Fino ai giorni nostri, quando le lotte sociali vennero sistematicamente colpite dallo Stato democristiano in combutta con le organizzazioni di estrema destra tramite i sanguinosi attentati contro la popolazione civile e le leggi emergenziali.
Quanto avvenuto alla Sapienza la scorsa settimana non è stata una rissa ma un’aggressione squadrista, organizzata tra l’altro da un federale di Forza Nuova già implicato negli analoghi fatti di Villa Ada e di Centocelle.
Per questo bisogna tenere gli occhi bene aperti e non minimizzare quanto sta avvenendo né ridurlo erroneamente (o per comodità) ad una guerra tra opposti estremismi, perché così non è. 

 

Gli studenti e le studentesse del Collettivo "Lavori in Corso"        

     

Volantino_antifa_def.pdf

Volantino antifa def.doc

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Non è stata una rissa, è stata un’aggressione fascista!

by on Mag.28, 2008, under Generale


COMUNICATO DI SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI E ALLE COMPAGNE DELL’UNIVERSITA’ "LA SAPIENZA"

Ieri, all’ora di pranzo, davanti a tantissimi/e studenti e studentesse che uscivano dalla città universitaria si è consumata l’ennesima grave
aggressione squadrista. Organizzata e premedita da Forza Nuova tramite i suoi sgherri e uno dei capetti più noti a Roma e dintorni,
responsabile della sezione di Piazza Vescovio. Stavolta però, nonostante i tirapugni, le spranghe e i cacciavite usati hanno trovato la ferma
risposta dei compagni e delle compagne aggredite, che stavano ripulendo i muri de "La Sapienza" dai provocatori manifesti affissi dagli stessi topi di fogna il giorno prima. Il loro capo-partito, l’ex NAR euro-ripulito Roberto Fiore, ben assistito dagli organi di informazione e dalla polizia tenta di confondere le acque affermando che i "suoi" militanti sarebbero delle "vittime" dell’episodio.

Ma la verità la conosciamo bene. E la conosce tutta Roma, città nella quale solo negli ultimi giorni si sono susseguite aggressioni da parte di ronde cittadine a transgender, devastazioni e botte sui migranti del Pigneto e pesanti intimidazioni omofobiche ad un conduttore radio gay, sempre ad opera di gruppi di neofascisti organizzati.
Forza Nuova e Fiamma Tricolore, insieme ad un nugolo di sigle neofasciste, vengono "coccolate" e aiutate finanziariamente da anni dai rispettivi referenti politici e ben tollerate dall’ultima amministrazione veltroniana, fatta di notti bianche e cuori neri.

Vogliamo esprimere la nostra solidarietà di studenti e studentesse, di compagni e di compagne a chi ieri ha subìto questo nuovo atto di violenza premeditata e a chi si troverà ad essere perseguito dalla giustizia in un’aula di tribunale per essersi difeso e aver contrastato efficacemente l’azione squadrista che avrebbe potuto avere altrimenti conseguenze ben più gravi. Chi teorizza e pratica la discriminazione razziale, territoriale, sessuale e del "diverso" in genere non deve trovare spazio nella nostra società, che si tratti di aule studio, strade, piazze o luoghi di lavoro. Riciclando ancora una volta il revisionismo sulle foibe, pronto per l’uso in ogni occasione, Forza Nuova ha trovato ancora una volta la pubblicità che cercava dopo mesi di "lavoro sporco" nei confronti di immigrati e campi nomadi. L’aggressione di ieri è lampante ed è avvenuta alla luce del sole: se ne sono accorti anche quelli che non hanno mai voluto vedere quale clima di tensione è stato creato ad arte, alimentato sia a livello istituzionale che "culturale" sul tema della sicurezza. Puntualmente, la manovalanza fascista sposta poi in strada quella che per loro è una vera e propria legittimazione a colpire chi lotta per uu’idea di società libera da ogni sorta di discriminazione e di ingiustizie sociali.
Stavolta però, hanno calcolato male la loro "ardita" impresa squadrista.

Siamo vicini ai nostri compagni e compagne de La Sapienza che hanno dato un segnale importante e messo un argine a questa dilagante ondata di violenze neofasciste. Nelle nostre facoltà ci attiveremo da subito con le iniziative che riterremo più opportune per riaffermare con ancora più forza il nostro antifascismo militante.

Non un passo indietro!

Collettivo Lavori in Corso – Roma – Tor Vergata
Collettivo Orientale – Napoli
Nucleo Studentesco Metropolitano – Napoli
Collettivo Politico di Scienze Politiche – Firenze
Collettivo Fuorilogo di Economia – Firenze
Collettivo 20 Luglio – Palermo

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Elezioni Studentesche

by on Mag.02, 2008, under Generale

Il 6 e il 7 Maggio ci saranno le elezioni studentesche, il Collettivo Lavori In Corso candiderà per il senato accademico DELLA ROCCA Mattia, per il CdF di Ingegneria e per il CCS di Ingegneria Informatica BECIANI Andrea.

 

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Due Parole del Collettivo “Lavori in Corso” sul Senato Accademico

by on Apr.30, 2008, under Generale

Elezioni del Senato Accademico 2008

Cos’è il Senato
Accademico?

Il Senato Accademico è
l’organo dell’Ateneo che, in concomitanza con i Consigli di Facoltà,
i Consigli di Corso di Laurea e il Consiglio d’Amministrazione,
decide la “linea politica” dell’Ateneo stesso. Decisioni come la
portata delle tasse universitarie, lo sviluppo delle attività
interne al nostro Ateneo, e l’applicazione delle disposizioni
ministeriali, vengono prese, ad esempio, in Senato Accademico.


Cos’è il Collettivo
“Lavori in Corso”?

Nel 1989, durante le
mobilitazioni contro l’autonomia finanziaria, è nato il Collettivo
“Lavori in Corso”. Il collettivo è luogo d’incontro per tutti
gli studenti e le studentesse uniti/e da uno spirito democratico,
antirazzista, antisessista ed antifascista, che si confrontano sia
sui temi più strettamente inerenti l’università e il diritto allo
studio, sia sui grandi temi globali.


Perchè un candidato del
Collettivo “Lavori in Corso” al Senato Accademico?

In un Ateneo come il
nostro, dove le cosiddette “organizzazioni studentesche” (vedi
alla voce “ciellini e fasci”) rimangono in silenzio tutto l’anno
tranne che durante i giorni di campagna elettorale, abbiamo deciso
anche stavolta di far sentire la voce di
tutti
gli studenti
,
e di poter avere un canale d’ascolto diretto con le decisioni che
spesso il Rettore e il Senato Accademico vorrebbero far passare sotto
silenzio (vedi l’aumento continuo e indiscriminato delle tasse, i
test d’accesso, le soglie di sbarramento per la laurea
specialistica). Come Collettivo, da anni ci battiamo per il diritto
allo studio, e dopo aver riportato le proposte del Senato (come del
CdF, o dei CCL) in assemblee
aperte
a tutti/e
,
discutiamo cosa fare per migliorare la nostra vita studentesca,
agendo tutti insieme e ottenendo i nostri risultati (vedi l’aumento
degli appelli d’esame a Lettere).

Perchè un candidato di
Lettere e Filosofia al Senato Accademico?

Abbiamo
deciso di candidare un compagno di Lettere e Filosofia al Senato
Accademico, perchè non troviamo
affatto
giusto

il ragionamento per cui la nostra Facoltà sia una Facoltà “di
minor peso”, all’interno dell’Ateneo. Visto il lavoro di ricerca e
di progresso culturale che
tutte
le Facoltà
dovrebbero
portare avanti, crediamo sia opportuno che le necessità e la voce di
studenti iscritti a Facoltà come Lettere, Ingegneria o Scienze,
abbiano lo stesso peso di quelle degli altri studenti.


Quali sono gli obiettivi
del Collettivo Lavori in Corso per il diritto allo studio?
In
primis, quest’anno abbiamo portato avanti una battaglia per la
riorganizzazione dei cicli d’esame, da soli a Lettere e con
l’Assemblea Autoconvocata ad Ingegneria, ottenendo che i Presidi e i
CdF di entrambe le Facoltà ascoltassero le nostre richieste per
ottenere più appelli d’esame, rifiutando le semestralizzazioni. A
Lettere, inoltre,
abbiamo
ottenuto la possibilità per gli studenti in cautelativa con un
ultimo esame da sostenere, di laurearsi entro l’Anno Accademico senza
pagare ulteriori tasse
,
e un incontro che si terrà entro giugno per organizzare “dal
basso” le sessioni d’esame del prossimo anno. Ma i nostri obiettivi
per il diritto allo studio riguardano anche le mense, gli alloggi
studenteschi, le tasse universitarie, la libertà dei saperi….


Questi sono ottimi
motivi, perchè il Collettivo Lavori in Corso, non mi regala
biscotti/gadget/magliette per la campagna elettorale?

Il
Collettivo Lavori in Corso non è un partito, né l’emanazione di un
partito all’interno dell’Università. Il lavoro che portiamo avanti
(wi-fi libera nelle nostre aule, computer con Internet accessibili
tutti i giorni, orientamento tutto l’anno, Libreremo, e aiuto nella
compilazione dei piani di studio), lo portiamo avanti in
totale
autofinanziamento, da semplici studenti per semplici studenti
.
Nessuno ci dà soldi per le nostre attività, ma del resto, nessuno
ci dice cosa dire e cosa fare (né Veltroni, né Berlusconi, né
tantomeno il Papa). Per questo non possiamo – e non vogliamo –
regalare qualcosa in cambio di un voto, né chiediamo i vostri
numeri, né vi accompagneremo con belle promesse ai seggi. Siamo
convinti che gli studenti e le studentesse di questo Ateneo non
debbano essere presi per il naso da chi si fa vedere solo in campagna
elettorale, ma che possano valutare liberamente se votare qualcuno, e
se quel qualcuno è stato
sempre
dalla parte degli studenti, o solo quando c’era qualcosa da
guadagnare.


Quando si vota per il
Senato Accademico?
Le
elezioni per il rinnovo della componente studentesca al Senato
Accademico si terranno
il
6 e il 7 maggio

(prima tornata), e
il
20 maggio

(seconda tornata, in caso di mancato raggiungimento del quorum). Per
votare, è necessario un documento d’identità. Grazie per
l’attenzione!

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