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L’Ateneo si costituisca “parte civile” nel processo contro i fascisti
by lavoriincorso on Ott.07, 2010, under General
15 e 16 marzo 2010 – Tor Vergata: studenti e dipendenti aggrediti dai fascisti di “Casapound” e
“Blocco Studentesco”. E’ necessario che, dopo mesi di silenzio, la comunità accademica prenda
una posizione ufficiale.
Cogliamo innanzitutto l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno espresso solidarietà e vicinanza durante quei difficili
giorni e in quelli successivi agli arresti (immotivati) di aprile.
Anche la verità giudiziaria sta (finalmente) emergendo grazie alle numerose testimonianze e al filmato di una telecamera di
videosorveglianza (vedi retro del volantino).
Ci teniamo ad evidenziare che la violenza squadrista del 15 e 16 marzo, oltre ad essere premeditata e ben organizzata,
e’ il culmine di una situazione che si trascina a Tor Vergata dal 2008.
Due anni di minacce, intimidazioni, provocazioni e aggressioni fisiche (ampiamente note all’amministrazione dell’università)
hanno preparato “il terreno” per il pestaggio contro gli studenti impegnati in un volantinaggio di controinformazione:
un’incursione che per due giorni ha tenuto in ostaggio la comunità universitaria e lo stesso Senato Accademico.
Da tempo i neofascisti, che si rifanno apertamente al fascismo e allo squadrismo storici, vengono usati per confondere,
intimidire, colpire chi si batte per il diritto allo studio, contro lo smantellamento della scuola e dell’università pubblica, per la
tutela dei lavoratori, contro la precarietà: gli “sprangatori tricolori” di Piazza Navona nel 2008, responsabili anche
dell’incursione negli studi di “Chi l’ha visto” qualche giorno dopo, sono gli stessi personaggi piombati qui a Tor Vergata.
I fascisti di oggi hanno lo stesso compito degli squadristi cui si rifanno apertamente: allora colpivano contadini e
operai che lottavano per una vita più dignitosa, adesso vengono usati (Cossiga docet, nella famosa intervista del 2008 a “Il
Giorno”) per tentare di infiltrarsi nei movimenti per il diritto allo studio ed in altre situazioni sia per depotenziarli che per
trarne legittimazione da “spendersi” con i rispettivi padrini politici (non a caso parliamo di padrini, viste le iniziative che hanno
organizzato con Dell’Utri e Ciarrapico, tanto per fare un paio di esempi).
Siamo qui oggi, a quest’incontro promosso per discutere del grave momento che l’università sta attraversando, non solo per informare sui fatti e sugli
sviluppi giudiziari, ma anche per sottolineare il nesso tra il rifiuto della presenza di gruppi neofascisti a Tor Vergata e le lotte contro i tagli all’università, il blocco
degli scatti, la precarizzazione dei lavoratori (ricercatori, tecnici e amministrativi), l’attacco al diritto allo studio, la privatizzazione e
l’aziendalizzazione degli atenei.
Ricordando i 12 professori universitari che nel 1931 si rifiutarono di prestare giuramento al regime fascista, auspichiamo che nel suo piccolo Tor Vergata
voglia fare proprio l’impegno di respingere la violenza
di questi gruppi squadristi. Già a marzo 160 docenti e non docenti sottoscrissero un appello di denuncia, chiedendo all’Università di costituirsi parte civile.
Chiediamo a tutti di sostenere questa battaglia, iniziando dalla proposta di costituzione “parte civile” dell’ateneo, per non lasciare soli gli studenti e i dipendenti vittima di quella violenza. Perché il fascismo esca definitivamente da Tor Vergata per non rientrarci mai più.
Studenti, ricercatori e lavoratori antifascisti/e di Tor Vergata
Solidarietà Antifascista
by lavoriincorso on Ago.15, 2010, under General, Generale
In questo mese di luglio 2010 sono state tante le notizie riguardanti la repressione nei confronti di compagni e compagne sparsi/e in tutta Italia che si oppongono alle politiche fasciste, sessiste, razziste, contro studenti, lavoratori e immigrati, portato avanti dalle istituzioni e dai partiti di maggioranza anche con l’utilizzo dei soliti gruppuscoli squadristi con il culo parato: arresti in carcere, denunce, rinvii a giudizio piovono su chi non si piega a subire in silenzio le molteplici situazioni che viviamo quotidianamente nei luoghi di studio, di lavoro, nelle città in cui viviamo e che sarebbe impossibile elencare.
A questi, vanno aggiunti i diversi licenziamenti ai danni di quei lavoratori “colpevoli” di voler fermare l’avanzata dello sfruttamento ai danni degli operai nelle fabbriche FIAT, operata dal padronato di concerto con il governo e i sindacati compiacenti. Senza dimenticare quanto avviene dei lager di stato, i CIE, dove i tentativi di fuga si susseguono e vengono duramente repressi nel sangue, sfociando in ulteriori arresti e privazioni nei confronti di persone che si trovano rinchiusi alla mercé di chi ci marcia.
Dal nostro ateneo, dove le prove di coordinamento istituzioni-fascisti-polizia si sono concretizzate il 15 e 16 marzo per poi avere anche un seguito nelle restrizioni alla libertà di alcuni di noi il mese successivo, vogliamo esprimere la nostra solidarietà a tutti coloro stanno subendo sulla propria pelle le conseguenze del proprio impegno diretto nel contrastare la violenza di chi vorrebbe comandare le nostre vite e ricondurle all’interno del recinto dell’assoggettamento passivo.
A 30 e 36 anni dalle stragi fasciste di Bologna e del treno “Italicus”, ampiamente coperte dagli apparati statali dell’epoca, dalla P2 e da Gladio e supportati dai media attuali nella loro continua opera di revisione, ancora non è domata la voglia di riscatto di chi si ribella alle imposizioni di una società basata sul continuo sfruttamento delle classi subalterne.
La querela del mercenario fascista a capo della Onlus “Popoli”, Franco Nerozzi, nei confronti di “Umanità Nova” proprio per l’articolo riguardante lo schifo visto e vissuto qui a Tor Vergata grazie ai suoi “bravi” ingaggiati per l’occasione ci fa sentire ancor più vicini a chi raccontando la verità dei fatti senza troppi giri di parole cerca di squarciare il muro della disinformazione di massa subordinata alle esigenze dei padroni.
Gli stessi padroni di cui sono al servizio i “burattini del potere”, siano essi in toga, in divisa o in borghese, comunque “conformi” a quanto prescritto dai loro padrini mafiosi e pidduisti.
Il gesto di due partigiani di 83 e 87 anni che a Grosio (Sondrio) hanno festeggiato il 25 luglio nel miglior modo possibile, per il quale è “ovviamente” scattata la denuncia, ci piace evidenziarlo come una sorta di continuità nelle idee e nelle azioni che esistono e resistono nel nostro Paese, spesso con differenze enormi tra singoli e strutture, all’interno delle stesse città, degli stessi luoghi di lavoro e delle stesse aule delle università
Se proprio vogliamo trovare qualcosa di positivo nella stretta repressiva, oltre ad accomunare ed appiattire le differenze enormi di cui sopra e con cui abbiamo a che fare continuamente, è nel ricevere sempre più spesso una risposta unitaria che si rigira come un boomerang contro i mandanti e i beneficiari di simili provvedimenti.
Un abbraccio e un saluto a pugno chiuso a tutti/e, in particolare ai compagni di Napoli!
Libertà per Tonino!
Libertà per Tutti/e!
Da Teramo, a Napoli, da Verona a Firenze, da L’Aquila a Roma, da Pistoia a Livorno, dalla Sardegna a Catanzaro, nessuno è solo.
Antifascisti e Antifasciste di Tor Vergata (Roma)
Di seguito alcuni link di riferimento dove poter leggere le vicende susseguitesi in luglio o che si protraggono da mesi e che hanno subito degli sviluppi di recente:
Napoli – 2 arrestati per il corteo del primo maggio
http://napoli.indymedia.org/node/13261
http://www.toninolibero.org
Napoli – 2 arrestati (ora liberati) e 150 denunce per i lavoratori/disoccupati
http://napoli.indymedia.org/node/13251
http://napoli.indymedia.org/node/13247
Verona – 8 denunce agli antifascisti per presidio fuori tribunale in solidarietà a 2 compagni arrestati
http://roma.indymedia.org/node/22524
Roma – 1 arresto e 5 perquisizioni a casa di “appartenenti all’area antagonista”
http://roma.indymedia.org/node/22698
Fossanova (Latina) – 2 compagni denunciati perché manifestavano alla Nexans contro i licenziamenti e la delocalizzazione
http://roma.indymedia.org/node/22850
L’Aquila – 24 denunce ai compagni per manifestazione contro il 41bis
http://lombardia.indymedia.org/node/30993
L’Aquila – 2 denunce per scontri a Roma il 7 luglio
http://abruzzo.indymedia.org/article/7811
Firenze – 19 compagni anarchici rinviati a giudizio per “associazione sovversiva”
http://toscana.indymedia.org/article/9801
Teramo – CocaPound accoltella, arrestati i compagni
http://roma.indymedia.org/node/22861
Pistoia – 3 arresti , 8 denunce, il PM Boccia si dimette
http://toscana.indymedia.org/article/9715
Sardegna-Catanzaro: 5 arresti, si apre il processo, mobilitazione
http://www.manca-indipendentzia.org/libertade%20pro%20Bruno.html
Articolo di Umanità Nova per cui è scattata la querela del merce-fascio
http://www.umanitanova.org/node/17252
Articolo sul gesto dei partigiani di Grosio (Sondrio)