ASSEMBLEA NAZIONALE DI MOVIMENTO A TOR VERGATA – 13-14 DICEMBRE
by lavoriincorso on Dic.07, 2008, under Lettere
APPELLO
PER L’ASSEMBLEA NAZIONALE DI MOVIMENTO
TOR
VERGATA, 13-14 DICEMBRE 2008
PER
CONTATTI, ADESIONI, INVIO DI DOCUMENTI, INFORMAZIONI
clic@autistici.org // 06-72595203
“Noi
la crisi non la paghiamo!”. Questo lo slogan, il ritmo sul quale
abbiamo scandito in tutta Italia due mesi e più di mobilitazione
contro le politiche di smantellamento dell’istruzione e della ricerca
pubblica messe in atto dall’attuale governo. Uno slogan che ha avuto
il pregio di saldare la lotta degli studenti, spesso segnata da
concetti evanescenti e da un’autoreferenzialità molto accentuata,
con la grave situazione affrontata quotidianamente da milioni di
lavoratori e precari. “Noi la crisi non la paghiamo!” ha portato
all’attenzione di tutti una scottante verità, quella che vede ogni
giorno una parte della società pagare caro, pagare tutto, pagare per
tutti. Pagare prezzi sempre più alti e fuori controllo, contratti di
lavoro a misura di padrone, l’insicurezza indotta per reprimere sul
nascere qualsiasi re(l)azione sociale, prima ancora che politica, tra
individui, l’impossibilità di poter anche solo scegliere una vita
indipendente al di fuori del contesto familiare… Da questo punto di
vista, il movimento studentesco e precario del 2008 ha già
rappresentato un forte momento di rottura, che va al di là del
contesto universitario e scolastico, mettendo in discussione tutti i
poteri economici-politici-mediatici e le istituzioni ad essi
subordinate.
Ora,
un movimento che ha iniziato a contrapporsi a tutto sistema
capitalistico fondato su sfruttamento, repressione, esclusione,
oppressione, non può e non deve commettere gli stessi errori fatti
nel 2005 nell’ambito della contestazione alla “riforma” Moratti.
Per questo invitiamo tutte le realtà autorganizzate, in lotta per un
cambiamento radicale della società, a partecipare ad un incontro
nazionale il 13 e 14 dicembre presso la facoltà occupata di Lettere
e Filosofia di Tor Vergata: vogliamo continuare a confrontarci per
sviluppare contenuti e pratiche che ci permetteranno di rilanciare in
modo incisivo, per vincere le singole battaglie e mettere in campo un
progetto alternativo e di lungo periodo.
Non
riteniamo infatti che proponendo vaghe “autoriforme”
dell’Università (peraltro già proposte negli anni scorsi), da
portare eventualmente al tavolo dei vari governi che si susseguono,
si contrastino davvero il sistema dei crediti, il “3+2”, le
direttive europee che li hanno imposti, tutta quella mercificazione
del sistema istruttivo/formativo (dalla legge Ruberti del 1989 alla
“Dichiarazione di Bologna”), fortemente connesse alle “riforme”
del mercato del lavoro (la Treu e la Biagi), il taglio dei servizi
sociali, i macroprocessi di precarizzazione, privatizzazione,
militarizzazione, devastazione ambientale… Non è per avere qualche
controcorso o qualche misero finanziamento, magari estorto alle
pensioni o alla sanità, che ci siamo mobilitati!
Per
questo, seguendo l’esempio dei vittoriosi movimenti degli anni
passati, come ad esempio quelli ambientalisti e territoriali, che
hanno saputo contrapporsi concretamente a numerosi devastanti
progetti imposti dagli stessi soggetti politici e finanziari contro
cui stiamo combattendo, proponiamo di continuare a costruire le
condizioni per un coordinamento orizzontale di studenti, lavoratori,
movimenti sociali che sappia mantenere la sua autonomia da soggetti
partitici e sindacali, e lavorare in una prospettiva di classe. Se
vogliamo che la nostra protesta abbia effetto, non possiamo
chiuderci su vertenze specifiche, poiché prima o poi finiremmo per
esaurire la nostra spinta emotiva e propositiva nell’immediatezza di
una scadenza imposta dalla politica istituzionale. Dobbiamo invece
diventare il volano di un’opposizione sociale più ampia, che sappia
far arretrare il governo, inibirlo dal proseguire su altri fronti,
aprire un intero ciclo di lotte sociali.
Per
far questo non esistono ricette preconfenzionate: la due giorni di
incontri e discussioni che abbiamo in mente è aperta al contributo
di tutti, per elaborare strumenti pratici e teorici che mirino ad
“abolire lo stato di cose presenti”. Invitiamo fin da ora a
contattarci, inviando documenti di analisi e proposte che renderemo
pubblici e accessibili, in modo tale da sviluppare un ricco
dibattito. Abbiamo pensato a un’assemblea di presentazione, dove
ognuno può riportare la sua esperienza di lotta, e a due tavoli di
lavoro collettivi, dove approfondire il legame fra “Scuola e
Università, capitale e lavoro” e “Università e movimenti
sociali”. Nell’assemblea conclusiva speriamo poi di raccogliere gli
elementi teorici e pratici usciti dal dibattito, e proporli al
movimento per continuare a tenere alto il livello di mobilitazione,
per “osare vincere”.
Addomesticando
televisivamente le coscienze individuali e reprimendo violentemente
ogni forma di dissenso sociale, vorrebbero imporci il pagamento della
crisi strutturale di un sistema globale basato sul modello
capitalista e neo-liberista.
La
risposta più efficace è l’autorganizzazione di quelle classi
sociali cui è destinato il conto da pagare. E’ ora che la crisi
travolga lo stesso sistema che l’ha generata. Lo vogliamo realizzare
o no questo sogno?
In
allegato il “documento politico di convocazione dell’Assemblea”
e la “Proposta organizzativa”.
Elenco
adesioni (in continuo aggiornamento):
Assemblea Autorganizzata Tor Vergata (Roma), Collettivo Autorganizzato Universitario (Napoli), Universitari Autorganizzati (Padova), Collettivo Politico di Scienze Politiche (Firenze), Collettivo 20 Luglio – Coordinamento saperi in lotta (Palermo),
Assemblea Studenti Scienze Politiche (Milano), Nucleo Studentesco Metropolitano (Napoli), Compagni e compagne dell’autonomia romana, Coordinamento contro l’inceneritore di Albano Laziale, Assemblea Permanente No Fly (Ciampino), Assemblea Continuata e Continuativa Contro la Precarietà, Studenti di Sociologia de La Sapienza (Roma) ,
DOCUMENTI ALLEGATI